Un’ecografia eseguita nel periodo compreso tra 30-32 settimane viene comunemente definita ecografia dell’accrescimento fetale.
Durante l’esame si esegue la misurazione dei parametri di crescita fetale (diametro biparietale, circonferenza cranica, circonferenza addominale e lunghezza del femore) che hanno una loro scala di riferimento in base alla settimana di gestazione. Da questi dati si desume una stima del peso fetale.
Si rivaluta l’inserzione e l’ecostruttura della placenta, la misurazione della quantitā di liquido amniotico, si eseguono di nuovo scansioni dettagliate per lo studio degli organi fetali (particolare attenzione č rivolta al cervello, al cuore, allo stomaco, all’intestino, ai reni, alla vescica).
Viene anche eseguito lo studio doppler delle arterie ombelicali per valutare un normale apporto di sangue nel distretto feto-placentare.
Qualora si č di fronte ad una condizione di patologia della gravidanza (iposviluppo fetale, alterazione della flussimetria doppler, anomala inserzione placentare (placenta previa), riduzione della quantitā di liquido amniotico) si programmano i successivi controlli finalizzati al timing del parto.
Nelle donne ad alto rischio di parto pre-termine (gravidanza multipla, precedente parto pre-termine, anomalie uterine o precedente chirurgia cervicale), viene anche eseguita un’ecografia transvaginale per misurare la lunghezza della cervice uterina (cervicometria).